Prima ancora di approdare a un'accademia di ballo, a fargli lezione era la mamma, coach e psicoterapeuta.
Due ore al giorno per dieci anni, come ha raccontato al giornale "W Magazine": ora, a 22 anni, il ballerino di origine siberiana Daniil Simkin, corpo flessuoso e viso angelico, è la stella solista dell'American Ballet Theatre di New York.
Cresciuto a Wiesbaden, in Germania, da genitori entrambi danzatori fuggiti nel 1990 da Novosibirsk, in Russia.
Sei anni fa ha aperto un sito Internet, dove vengono inseriti i video delle sue performance. Che ricevono tantissimi contatti di appassionati: il video di un balletto del 2006 è stato visto e rivisto, grazie al passaparola, da mezzo milione di persone.
Nel 2006 entrava a far parte della Compagnia dell'Opera di Vienna con il titolo di demi-solois, demi-solista, col sogno di diventare il perfetto ballerino, fondendo la tecnica di Baryshnikov, il carisma di Nureyev e l'etica del lavoro del padre.
Il suo primo ruolo principale risale allo 2007 quando, ospite dell'Opera Nazionale Lituana, interpreta Basilio nel Don Chisciotte.
Il suo repertorio include il Passo a Due dei Contadini nella Giselle coreografata da Elena Tchernichova, lo Schiaccianoci nell'omonima versione di Vasily Vainonen, Benvolio nel Romeo e Giulietta di John Cranko e il Capo dei Mendicanti in Manon di MacMillan.
Tra i vari riconoscimenti ottenuti da Simkin nel corso della sua giovane carriera si ricorda il Grand Prix all'International Ballet Competition a Vienna nel 2004 e ad Helsinki nel 2005.
Inoltre nel 2006 ha vinto la Medaglia d'Oro all'edizione americana dell'International Ballet Competition a Jackson nel Mississippi.
Dall'ottobre 2008 Daniil Simkin è il solista dell'American Ballet Theatre.