La novità viene inevitabilmente dall’Argentina, dove la nuova terapia ha preso forma grazie all’impegno dello psichiatra e psicoanalista Federico Trossero, per cui «gli strumenti del ballo consentono elaborazioni diagnostiche, terapeutiche e di ricerca».
Il primo Congresso internazionale di tangoterapia è stato a Rosario, in Argentina, a metà Luglio di quest'anno dove circa duecento partecipanti hanno discusso per due giorni delle virtù del tango come strumento per combattere stress, ansia e depressione, ma anche per migliorare la circolazione cardiovascolare e ridurre il colesterolo.
Federico Trossero, un medico specializzato in psichiatria biologica, autore del libro Tangoterapia e a sua volta ballerino di tango, ha spiegato: «Quando balliamo un ballo d'abbraccio, intenso come il tango, si produce nel cervello l'ormone dell'oxitocina, che combatte l'ansia e lo stress».
Il cardiologo Roberto Peidro e il collega Ricardo Edgar Comasco, autori del libro Con il cuore nel tango, hanno dal canto loro illustrato i risultati di una ricerca da cui emerge che, se si balla il tango in maniera regolare, migliora la circolazione cardiovascolare e si riduce il colesterolo.
I due ricercatori hanno al riguardo messo a punto un protocollo d'indagine per misurare determinati valori respiratori e cardiaci mentre si balla il tango, da cui sono emersi risultati «altamente positivi» per la salute dei ballerini.
In molti paesi si sta sperimentando l’efficacia di questa terapia anche con pazienti psichiatrici, cardiopatici e parkinsoniani.
Studi preliminari realizzati dall’Università di Saint Louis negli Usa mostrano che il tango può essere più efficace di altri esercizi fisici per aiutare i malati di Parkinson a recuperare mobilità ed equilibrio, altre ricerche mostrano che la danza aiuta pazienti cardiopatici a controllare gli sbalzi di pressione.
Massimo Habib, counselor a orientamento gestaltico e insegnante di danza che ha portato la
tangoterapia in Italia, ha spiegato: «Nonostante la sua complessità il tango ha passi di base particolarmente semplici che possono essere di aiuto in patologie in cui c’è un problema di equilibrio e ritmo».
Proponendo seminari e lezioni di gruppo o di coppia destinati soprattutto a chi desidera conoscere meglio il proprio carattere e a migliorare il proprio modo di rapportarsi con gli altri.
Massimo Habib
Habib spiega: « Il tango è giocato su una forte divisione dei ruoli, quello dell’uomo che è attivo e guida, e quello della donna che è passivo, ricettivo: nei seminari tutti possono interpretare i diversi ruoli indipendentemente dal sesso».
Proprio giocando su questa polarità si può imparare a riscoprire il piacere di esprimere la propria volontà, o al contrario di lasciarsi guidare.
Conclude il tango-terapeuta: «Ricordando che nel tango affidarsi al partner non significa abbandonarsi, ma rimanere presenti e in ascolto» .
Per maggiori informazioni esiste anche una pagine dedicata reperibile QUI 
, Una nuova forma di cura psicologica!!
