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Grasso Bruno Vs. Grasso Bianco, Dimmi che grasso assumi e ti dirò se fa bene

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Andbeat
view post Posted on 31/10/2008, 19:18     +1   -1




Grasso Bruno Vs. Grasso Bianco

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Dimmi che grasso assumi e ti dirò se fa bene

Alcuni grassi potrebbero aiutare a perdere peso.
Altri invece andrebbero evitati sempre.
Specie per chi ha la tendenza ad ingrassare... :fu fi:




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Ci sono cellule adipose chiamate "brune", che contengono molti mitocondri, organuli che bruciano energia, ma sono generalmente poco numerose nel corpo umano rispetto al grasso "bianco", acerrimo nemico della linea.
Circa 50 grammi di tessuto adiposo bruno possono bruciare fino al 20 per cento delle calorie ingerite da una persona in un giorno.

In due ricerche pubblicate su Nature di questa settimana, gli autori Yu-Hua Tseng, (Joslin Diabetes Center Harvard Medical School, Boston, MA, USA) e Bruce Spiegelman (Dana-Farber Cancer Institute, Boston, MA, USA) riferiscono di aver identificato i fattori, o proteine, che regolano la formazione del grasso nell'organismo.


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Due sono i tipi di grasso: quello bianco, o cattivo, che ha la funzione di immagazzinare calorie e il grasso scuro, definito " buono", che invece aiuta a bruciarle, regola il bilancio energetico dell'organismo e la temperatura corporea.



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Nel primo studio, Yu-Hua Tse e colleghi studiando su modello animale il tessuto adiposo, hanno identificato i fattori che regolano lo sviluppo del "grasso buono" , scoprendo che c'è una proteina, BMP7 (bone morphogenetic protein 7) che promuove, unicamente, la crescita del grasso bruno.

Privando, gli embrioni di topo di questo fattore, gli scienziati hanno visto che le "scorte" di grasso scuro calavano velocemente; se, però, questa proteina veniva introdotta artificialmente nei topolini, la quantità del grasso buono aumentava considerevolmente, mentre quella del grasso bianco rimaneva la stessa.



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Bruce Spiegelman

Nel secondo studio, Bruce Spiegelman e colleghi dimostrano che i due tipi di grasso, nelle prime fasi della crescita embrionale, condividono la stessa "via" di crescita, in quanto derivano tutti e due da cellule indifferenziate che, nella routine, generano tessuto muscolare.

C'è, però, una molecola interruttore,il PRDM16 che, regolando lo scambio muscolo-grasso, promuove la crescita di grasso bruno. Spiegelman ha, inoltre, osservato che privando le cellule di grasso bruno di questo fattore, queste diventavano muscolo; al contrario, se venivano aumentati i livelli di PRDM16 , le cellule diventavano grasso bruno e mai grasso bianco.

Questo conferma, dicono i ricercatori, che il PRDM16 è un importante fattore di regolazione della produzione di grasso bruno da cellule embrionali immature.



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Nell'immagine, le cellule verdi sono quelle con il PRDM16 inattivo



Spiegelman ha detto:
"La conferma di questo risultato darà il via ad ulteriori ricerche, ad esempio, come convertire il grasso bianco in bruno per combattere l'obesità, oppure, trapiantare grasso bruno in persone obese per attivare un processo metabolico più efficiente per bruciare le calorie".



Secondo lo scienziato ci sono evidenze convincenti per dire che PRDM16 può trasformare le cellule precorritrici in cellule di grasso bruno.



"Un'importante possibilità per combattere l'obesità".



Nel 2007 Spiegelman inserì i geni di PRDM16 nelle cellule precorritrici che generano il grasso bianco e le ha impiantate sotto la pelle di topolini. I geni hanno "indotto" le cellule a produrre grasso bruno invece di bianco. Un'ulteriore possibilità che un giorno potrebbe essere trasferita terapeuticamente su persone che sono a rischio obesità.




:saluto:

Edited by Andbeat - 16/3/2009, 18:54
 
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view post Posted on 22/7/2009, 11:24     +1   -1
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Un aggiornamento doveroso ad una delle pagine più cliccate di questa sezione!


Gli acidi grassi omega tre non fanno bene solo al sistema cardiovascolare, ma aiutano anche la psiche che reagisce alla menopausa con ansia e depressione. :)



Uno studio condotto dai ginecologi dell'Università di Laval, e pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, ha mostrato, su 120 donne, che l'assunzione di una capsula con un grammo di omega tre al giorno per due mesi si traduce in una netta diminuzione della depressione; al contrario, se la capsula contiene olio vegetale privo di omegra tre, gli effetti sono poco significativi.



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Articolo Originale di
Agnese Codignola
 
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