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Studi in microgravità, Hi-tech in assenza di peso

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Andbeat
view post Posted on 17/1/2009, 11:44     +1   -1




Studi in microgravità

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Hi-tech in assenza di peso



Esperimenti per capire
come si comportano le persone,
le piante e i diversi materiali nello spazio.
E prepararsi così alla colonizzazione
di nuovi mondi



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Che cosa sarebbe accaduto se la mela di Newton avesse preso a volteggiare nello spazio anziché, come racconta l'aneddotica, cadergli in testa?
La domanda non è fatua come sembra: oggi la scienza ha individuato nell'assenza di gravità una delle condizioni per indagare approfonditamente la materia e il suo comportamento.
Dai voli parabolici ai razzi, dalle drop tower alle stazioni orbitanti, innumerevoli sono gli strumenti di cui i ricercatori dispongono per ricreare volontariamente la gravità zero.

Tutti, con diversi costi e vantaggi, pensati per studiare (tra l'altro) il comportamento di fluidi, organismi viventi, particelle e segnali elettrici o luminosi in condizioni simili a quelle che si verificano nello spazio.



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Così dalla Nasa all'Esa fino alle agenzie spaziali di Russia, Brasile e Giappone, si moltiplicano gli studi in microgravità (come più propriamente si definisce la condizione ottenuta) che presto condurranno l'uomo alla conquista dello spazio.



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E infatti sembrano già degli astronauti, nelle tute blu dell'Esa, i tecnici e gli scienziati specializzati che trascorrono il loro tempo a galleggiare senza peso, come quelli che abbiamo incontrato a bordo dell'Airbus 300 Zero G di Novespace in occasione dell'ultima campagna di voli parabolici organizzata dall'Agenzia spaziale europea a Bordeaux. Un piccolo esercito che lavora per ampliare i confini del nostro mondo.



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Vladimir Pletser

Vladimir Pletser, responsabile dei voli parabolici per l'Esa spiega:

"La ricerca in microgravità ci permette di approfondire le nostre conoscenze in materie come la fisica, la biologia e la fisiologia umana, e consente di condurre esperienze tecnologiche fondamentali anche per preparare le missioni spaziali, per testare protocolli o allenare gli astronauti.

A prezzi tutto sommato contenuti, perché una campagna di voli parabolici costa qualcosa come mille volte meno di una missione spaziale"
.



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Un bel risparmio, soprattutto se si tiene conto delle proporzioni: per la sua ultima campagna l'Esa ha speso una cifra intorno ai 750 mila euro, serviti tra l'altro per affittare l'Airbus 300 Zero-G. Uno speciale aereo laboratorio capace di compiere in aria delle enormi parabole, salendo in quota a grande velocità e con una inclinazione di 45 gradi, quindi drasticamente riducendo inclinazione e potenza dei motori, per riprendere infine potenza solo al termine della parabola e ripartire con l'intero ciclo dopo pochi minuti. Una tecnica che riproduce nei cieli l'effetto 'cunetta' che chiunque può verificare in auto, superando a grande velocità un dosso, in cui condizioni di gravità doppia (dovute alle forti accelerazioni) sono alternate a condizioni di Zero-G.



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Quello dei voli parabolici è lo strumento di gran lunga più apprezzato per le ricerche in condizioni di microgravità, anche perché l'unico a consentire la presenza contemporanea di scienziati ed esperimenti durante la microgravità, al contrario di quanto avviene con le drop tower e con i sounding rocket (che non prevedono la presenza umana).



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Tredici gli esperimenti previsti a bordo dell'Airbus 300 Zero-G in occasione della quarantanovesima campagna di voli parabolici dell'Esa: tra gli altri, quello del team italiano di Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio di neurobiologia vegetale dell'Università di Firenze.
L'unico sull'aereo e in Europa a studiare l'adattamento degli organismi vegetali all'assenza di gravità. Mancuso ha così spiegato questo tipo di esperienze:



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"Le piante sono fondamentali per l'esplorazione spaziale, perché si trovano alla base della catena alimentare e sono l'unico organismo vivente in grado di produrre ossigeno. Ogni ipotesi di esplorazione dello spazio deve quindi tener conto che le piante andranno trasportate nello spazio insieme all'uomo.
Come per le persone però, anche per le piante l'assenza di gravità è uno stress. Studiare come gli organismi vegetali reagiscono e si adattano alla microgravità è fondamentale, ed è il motivo per cui l'Esa ci invita alle sue campagne di voli parabolici".

(il resto dell'articolo lo leggete QUI)




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Se il Linv studia lo scambio di segnali elettrici nelle radici delle piante in assenza di gravità per capire se e come i vegetali sopporteranno i viaggi nello spazio, sull'Airbus 300 altri team approfondiscono la rifrazione della luce, il comportamento delle particelle di polvere, la relazione tra altezza umana e pressione sanguigna, la formazione e il tipo di bolle in diversi fluidi (un argomento di primaria importanza: come si costruisce un serbatoio che funzioni in condizioni di assenza di gravità e cioè in cui il carburante non sta adagiato sul fondo ma galleggia in bolle?). E se l'esplorazione dello spazio interplanetario fino ad alcuni anni fa era l'obiettivo primario di questi esperimenti, oggi il confine si è già spostato più in là. Su Marte, o persino più lontano.



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Il gruppo di Lavoro del Laboratorio Internazionale dell'Università di Firenze



Pletser spiega: "In futuro continueremo con le nostre due campagne annuali di voli parabolici, ma si parla già anche di qualcosa di diverso da affiancare alla microgravità, come la gravità controllata. Un domani organizzeremo voli parabolici a getto parziale, capaci di riprodurre all'interno dell'aereo la gravità desiderata. Per esempio quella della Luna o di Marte. Un accorgimento che potrebbe essere utilissimo per preparare le future missioni esplorative su quei pianeti. Poi rilanceremo le attività degli studenti. Come il concorso già indetto per selezionare quattro esperienze per l'autunno 2009".



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Immagine suggestiva del pianeta Marte



Se i primi turisti dello spazio hanno già fatto la loro comparsa a cifre astronomiche (oltre 20 milioni di dollari per raggiungere la stazione spaziale internazionale e tornare indietro), è già pronto a prendere il via anche il turismo microgravitazionale. Su Internet non è difficile trovare agenzie che offrono la possibilità di partecipare a pagamento a un apposito volo parabolico. Costo: intorno ai 5 mila euro, ma la serietà delle diverse offerte è da vagliare con attenzione






:saluto:

Articolo Originale
e Servizio in Video
di
Alessandra Viola

 
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