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Dead of Night, Il primo film di Dylan Dog

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view post Posted on 1/11/2009, 08:59     +1   -1
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Dead of Night



Il primo film di Dylan Dog


Zombie. Vampiri. E cuori spezzati.
L’eroe del fumetto noir più letto in Italia
si trasferisce in USA
alla conquista di Hollywood



Nella primavera del 1985 Tiziano Sclavi presenta all’editore Sergio Bonelli un progetto: «Oltre alla fantascienza, l’altra serie del 1986 potrebbe essere horror... Secondo me vale la pena di tentare».

Alla fine la serie di fantascienza è accantonata, mentre la “factory” bonelliana si attiva sul progetto horror. In un paio di mesi il piano di lavoro è messo a punto: dal solitario detective “nero” di taglio chandleriano residente a New York, che aveva in testa Sclavi, si passa, dopo intense discussioni, a un ragazzo più giovane, accompagnato da una spalla comica e che vive a Londra.

Al cartoonist Claudio Villa (che disegna le prime 41 copertine degli albi del personaggio) si chiede di visualizzare il detective, ottenendo degli studi grafici somigliantissimi al ballerino Antonio Gades. Tiziano Sclavi, che aveva da poco visto “Another Country”, sostiene che Rupert Everett ha una faccia più adatta al personaggio da lui immaginato e chiede a Villa di andare al cinema a studiarne il volto.
Quando, nell’ottobre 1986, il numero uno di Dylan Dog (“L’alba dei morti viventi”) arriva in edicola, si teme il fiasco.

Due giorni dopo il distributore annuncia che «L’albo è morto», ma nello spazio di una settimana giunge in redazione un’altra telefonata, di taglio opposto: «È un boom, forse dovremmo ristamparlo».
Da allora Dylan Dog ha avviato una rivoluzione nel campo del fumetto. L’indagatore dell’incubo e il suo creatore sono diventati due icone pop: cento milioni di copie in 17 paesi, in altrettante lingue.





Una città famosa per le sue tradizioni esoteriche: New Orleans. Un detective, Dylan Dog, coinvolto in casi sui generis in un mondo underground abitato da vampiri, zombi e licantropi. Il suo volto? Quello del giovane astro nascente del cinema americano Brandon Routh, il più recente Superman. Una bella combinazione per Dead of Night primo film tratto dal celebre fumetto di Tiziano Sclavi.





Sclavi aveva ambientato il suo comic a Londra, ma lo spostamento dell'azione in Louisiana voluto dalla produzione anglo-americana ha incontrato il gradimento della Sergio Bonelli, editore di Dylan Dog dal 1986.

Il Dog di Sclavi era stato citato sul grande schermo in Dellamorte Dellamore di Michele Soavi, nel 1994, con Rupert Everett, proprio l'attore a cui Sclavi si era ispirato per il suo eroe.

La Platinum ha acquistato i diritti cinematografici, televisivi e merchandise di Dylan Dog nel 1997, ma solo ora festeggia la fine delle riprese del film diretto da Kevin Munroe.
L'uscita nei cinema è prevista nella primavera del 2010: il titolo italiano sarà semplicemente Dylan Dog, mentre negli USA si chiamerà Dead of Night.

La scelta di girare a New Orleans, come ha detto il regista Munroe"ha influito sulla rappresentazione del mondo dei morti viventi.. Abbiamo cercato di far perno più sul realismo delle creature e dei mostri che sugli effetti speciali. Lo sfondo magico di New Orleans ha contribuito alla messa in scena in stile verista del nostro film".

Le creature a cui Munroe fa riferimento sono state create dallo stesso team di specialisti che ha vinto l'Oscar per il Brad Pitt di Benjamin Button.

La trama del film non è tratta da uno o più fumetti in particolare, ma racconta il personaggio, la sua storia, il suo passaggio da investigatore privato per mariti gelosi a detective dell'underworld.
Appare anche l'assistente di Dylan Dog, che nel fumetto si chiama Groucho.
Poiché gli eredi del celebre Groucho Marx non hanno autorizzato l'uso del suo nome o delle sembianze nel film, l'aiutante si chiama Marcus: è Sam Huntington, già visto accanto a Routh in Superman Returns.
L'assassinio di Marcus all'inizio del film, per mano di uno zombie, è ciò che fa scattare il dramma: Dylan Dog decide di tornare nel sottomondo dei morti viventi per cercare di salvare non solo Marcus, diventato nel frattempo un comico zombie, ma l'intera umanità.




Gli attori principali Brandon Routh (Dylan Dog), Sam Huntington (Marcus), Taye Diggs (Vargas)



Il regista spiega:
"Le creature dell'oltretomba sono molto diverse fra loro. Gli zombie sono legati fra di loro, sono una specie di crimine organizzato, con un senso della famiglia in stile Sopranos, mentre i vampiri sono molto più narcisisti. E fra i lupi mannari ci possono anche essere vecchi amici di Dylan Dog, se non altro hanno imparato anche a rispettarsi a vicenda.
Ma il film non è solo un film d'azione ambientato tra zombi e vampiri. È anche un'avventura emotiva in cui Dylan è costretto a barcamenarsi tra sentimenti umani e il lato dark da cui si era allontanato da tempo. Lui non è un super eroe, non ha super poteri: è un tizio normale che si ritrova immerso in circostanze straordinarie."





In una delle scene a cui assistiamo a New Orleans, girata in una delle zone più colpita da Katrina, Dylan e Marcus entrano in un locale dove verranno accolti e assaliti da un gruppo di lupi mannari: ma prima del ciak, gli attori mascherati fanno venire la ridarella a Brandon Routh.

L'attore americano, 27 anni, che conosceva il fumetto grazie a un amico che aveva vissuto in Italia, ha detto:
"Qualcuno protesterà per il fatto che Dog sia stato interpretato da un attore americano. Accetto la sfida. Per me è un personaggio senza nazione, appartiene a tutti. Dylan Dog è un personaggio interessante perché, a differenza dei consueti super eroi da fumetto, è pieno di difetti, ed è anche simpatico. Dylan è uno sfigato, uno che finisce sempre per perdere la sua donna, e che s'innamora almeno una volta al mese, un problema che molti maschi potranno capire. È sarcastico, ma ha anche un cuore buono...".

"All'inizio del film incontriamo un Dylan angosciato, chiuso, gli sono successe cose bruttissime, non è più un detective vero e proprio e si limita a sbarcare il lunario come segugio per conto di mariti gelosi di mogli che li riempiono di corna. Ma la morte di Marcus lo riporta nel vivo dell'azione. La presenza dei mostri tra di noi evoca Men in Black (che non a caso era stato progettato come film dallo stesso produttore di Dead of Night, Scott Rosenberg) o 'L'invasione degli ultracorpi'. Ma il mondo di Dylan Dog è del tutto originale".



Come nel fumetto, anche il Dylan Dog cinematografico non ama la violenza: "Non gli piacciono le armi, usa piuttosto la furbizia e l'intelletto per combattere i mostri, intuisce le loro debolezze e colpisce i loro nervi scoperti. Certo, qualche arma la tira fuori pure lui, ma su questo preferiamo mantenere il segreto per non rovinare la sorpresa al pubblico".
In Dead of Night non poteva mancare la storia d'amore, con la bella Elisabeth (interpretata da Anita Briem, l'attrice islandese vista in 'Viaggio al centro della Terra') che nel corso del film diventa partner di Dylan Dog per vendicarsi delle creature soprannaturali che le hanno ucciso il padre.



Dylan Dog viene pubblicato in Usa da 11 anni. E all'uscita del film i produttori e la Sergio Bonelli orchestreranno una campagna di merchandising accompagnata dalla pubblicazione di un comic book tratto dalla storia del film.

"La nuova ambientazione di New Orleans spiega meglio la capacità di Dylan Dog di accettare l'insolito nella nostra cultura. Dog non è convinto che gli umani abbiano sempre ragione. Guarda alle realtà parallele alla nostra con grande apertura mentale. È uno Sherlock Holmes contemporaneo. E nel film raccontiamo le sue pazze vicende in maniera leggera: Dylan Dog sarà un film per tutti, per ragazzini come per adulti. Non è un horror, non è un thriller dark e violento. Non esplodono teste e non scorre sangue. È un mistery romantico con zombi e vampiri, certo, ma con un'ironia di fondo che ci rassicura sull'integrità del nostro mondo umano".





Articolo Originale
di
Silvia Bizio

 
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