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Stan Lee & i suoi Fantastici Eroi, L'Archivio di Joe Mallory

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Andbeat
view post Posted on 8/3/2009, 13:09     +1   -1




Stan Lee & i suoi Fantastici Eroi



L'Archivio di Joe Mallory




Era il '39 quando il non ancora ventenne Stanley Lieber cominciò a lavorare come redattore presso la Timely Comics, di proprietà di Martin Goodman, marito di sua cugina.

Sognando di fare lo scrittore, firmava le sue collaborazioni "Stan Lee", perché il suo vero nome non potesse in futuro essere associato al "banale" mondo dei fumetti. Proprio con quello pseudonimo sarebbe divenuto leggendario.

Era l'epoca in cui nascevano Superman e Batman, star della casa editrice Detective Comics, mentre la Timely rispondeva con il patriottico Capitan America.

Fu proprio Stan Lee, dagli anni '60 direttore della casa editrice (ribattezzata Marvel) e ora presidente della Stan Lee Media, a ideare una nuova formula in grado di sfidare la concorrenza: una generazione di superuomini più "umani" a disagio per la loro diversità, una sorta di "super-eroi con super-problemi".




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Una delle prime copie della "Marvel Comics"
con i Fantastici 4 in copertna

Era il gennaio 1961 quando per la prima volta un quartetto di singolari personaggi fece il suo ingresso nel mondo del fumetto.
Si chiamavano The Fantastic Four e, pur inserendosi nella tradizione dei superuomini dei fumetti statunitensi, costituivano un'originale variante sul tema.

Non uno, ma addirittura quattro personaggi votati a utilizzare i loro incredibili poteri per proteggere l'umanità da tutte le minacce che l'ignoto può scatenare, per combattere contro mostruosi personaggi e terribili super-criminali provenienti da ogni parte dell'universo.

Anche i maestri dei fumetto iniziarono a dare forma e colore a un inconscio collettivo sempre più alle prese con i timori e le curiosità di un imminente faccia a faccia con l'alieno.

In questo senso i Fantastic Four costituivano un'ideale risposta al bisogno di sicurezza e al desiderio di protezione che i misteriosi avvistamenti UFO prima e la guerra fredda poi avevano contribuito a diffondere fra grandi e piccini.

Il fumetto, creato da Stan Lee e disegnato, in origine, da Jack Kirby, arrivò presto anche in Italia, con il titolo "I Fantastici Quattro", riscontrando immediatamente un largo consenso.



Il destino unisce i quattro protagonisti fin dal principio, quando il professor Reed Richards, accompagnato dalla moglie Susan Storm, dal fratello di lei, Johnny Storm, e dall'amico Ben Grimm, organizza una missione di esplorazione spaziale non autorizzata che si conclude in modo imprevedibile.

Bombardati da un'ondata di raggi cosmici, i quattro astronauti sono costretti a un frettoloso rientro sulla Terra.

Ma le sorprese non sono finite: dopo l'atterraggio, Reed scopre che il suo corpo è divenuto sorprendentemente elastico e deformabile, consentendogli di allungarsi, restringersi o di cambiare forma.





Susan poi si accorge di poter diventare invisibile a propria discrezione.



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Mentre il potere toccato a Johnny ricalca quello di un personaggio dei fumetti degli anni '40: egli può incendiarsi e librarsi nell'aria come una figura di fuoco, lanciando fiammate dalle mani, senza che per questo il suo corpo ne soffra.



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Destino più ingrato quello toccato a Ben Grimm: l'unico dei quattro rimasto vittima di una mutazione irreversibile che lo ha trasformato in un essere dotato di forza prodigiosa, ma dalla pelle costituita da un mostruoso ammasso di grosse scaglie gommose.





Da quel momento, più che con le loro identità anagrafiche, i personaggi saranno noti al mondo sotto i loro nomi di battaglia. Rispettivamente: Mister Fantastic, la Ragazza Invisibile, la Torcia Umana e la Cosa. Leader incontrastato del gruppo è Reed Richards, la cui capacità di deformarsi ha probabilmente ispirato, in tempi recenti, il malefico personaggio di Tooms in due episodi della serie X-Files.




Ma Reed non è il capo solo grazie ai suoi poteri: il suo talento nel campo scientifico è assolutamente sorprendente, dato che Mister Fantastic è perfettamente in grado di risolvere problemi di fisica, biochimica e tecnologia.

È sua infatti l'invenzione delle "molecole instabili" per realizzare i vestiti dei Fantastici Quattro, soggetti continuamente a dilatazioni, calore e sparizione: le singolari molecole sono infatti in grado di comportarsi esattamente come quelle dei corpi a cui aderiscono.

Questi espedienti fantascientifici, insieme alla presenza di concetti astrofisici come quello di "antimateria" e "zona negativa", trovavano in verità la ragione della loro esistenza e del loro successo nelle reali e concrete speranze riposte durante quegli anni nelle grandi potenzialità del progresso scientifico.



Tra gli avversari che il quartetto ha affrontato nella sua lunga camera vanno annoverati:
- Silver Surfer, un essere alieno che vaga attraverso lo spazio con una tavola da surf argentea;



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-Il popolo sotterraneo dell'Uomo Talpa;





-Il potente Galactus, che si alimenta dell'energia dei pianeti incontrati sul suo cammino;





- il principe Namor, detto Submariner, signore di una razza anfibia che abita i palazzi sommersi di Atlantide:





- il Dottor Destino, folle scienziato e dispotico monarca del regno mitteleuropeo di Latveria.





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La Marvel, la grande casa editrice di Stan Lee, pubblica con il passare del tempo le avventure di altri celebri personaggi, quali l'Uomo Ragno, Capitan America o gli X-Men.
Nel corso dei decenni, i Fantastici Quattro hanno cambiato sede e uniformi, hanno visto alternarsi nuovi supereroi all'interno della loro squadra originaria (tanto che la Marvel ha dato vita, per un breve tempo, a una serie parallela intitolata The Fantastic Five) e sono stati più volte trasposti, negli anni '70 come negli anni '90, in serie a cartoni animati.



Tuttavia, come spesso avviene nel passaggio dalla carta stampata alla televisione, raramente gli episodi tv seguono le storie e le cronologie delle vicende a fumetti per essere risolti in modo sbrigativo e con una certa ingenuità. Ma questo non ha impedito che nel corso del tempo le storie dei Fantastici Quattro siano state spesso utilizzate come serbatoio di idee per diverse realizzazioni televisive e cinematografiche.



:saluto:

 
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