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Omosessuali si nasce o si diventa?, Scienza & Società

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Andbeat
view post Posted on 10/3/2009, 21:11     +1   -1




Omosessuali si nasce o si diventa?



Scienza & Società

Un recente studio sulla struttura del cervello
suggerisce che l'orientamento sessuale
abbia un'origine biologica



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Omosessuali si nasce o si diventa? È da molto tempo che biologi e neuroscienziati tentano di rispondere a questo interrogativo, senza che però sia stato raggiunto un punto fermo.
Ora i risultati di una ricerca svolta al Karolinska Institut di Stoccolma spingono in direzione dell'ipotesi biologica: il cervello degli omosessuali, uomini e donne, ha particolarità che lo rendono simile a quello delle persone del sesso opposto. Quello delle lesbiche sarebbe più simile al cervello maschile, quello dei gay a quello femminile.







La notizia ha suscitato polemiche anche tra gli stessi omosessuali, divisi in due partiti opposti: da un lato i sostenitori della natura biologica dell'omosessualità che affonda le sue radici nella genetica o in altri meccanismi legati al differenziamento del cervello durante lo sviluppo intrauterino, dall'altro quanti ritengono che una pulsione omosessuale è più o meno presente in ogni persona, pronta a manifestarsi in alcune situazioni o a consolidarsi secondo le esperienze.

Insomma, c'è che vuole naturalizzare l'omosessualità facendone una categoria a parte e chi la vede in termini meno rigidi, favorendo l'ipotesi che omosessuali si diventa.





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Tra i sostenitori della natura biologica dell'omosessualità figura un noto neuroscienziato e omosessuale militante, Simon LeVay, che nel 1991 pubblicò i risultati di una ricerca secondo cui l'ipotalamo dei gay è strutturalmente diverso da quello degli eterosessuali: l'ipotalamo è un nucleo connesso a una serie di funzioni ormonali, e in numerose specie è alla base del ruolo di genere, vale a dire comportarsi da maschi o da femmine.



Le ricerche di LeVay, inizialmente criticate perché svolte sul cervello di omosessuali morti di AIDS (quindi con possibili alterazioni della struttura) sono state accolte con scetticismo perché il ruolo di genere è più evidente in alcune specie animali ma è più sfumato e variabile nell'uomo: tra gli stessi gay ci sono persone che accentuano aspetti maschili e altre che hanno atteggiamenti femminili.



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La ricerca svolta a Stoccolma da Ivanka Savic & Per Lindström porta acqua al mulino della matrice biologica grazie a uno studio, basato su risonanza magnetica funzionale e PET, che ha evidenziato due caratteristiche del cervello omosessuale: l'asimmetria tra gli emisferi e il trattamento delle risposte emotive.

Misurando il volume degli emisferi con la risonanza magnetica, Savic e Lindström hanno notato che nei maschi eterosessuali e nelle lesbiche l'emisfero destro è appena più voluminoso del sinistro, mentre nei gay e nelle donne eterosessuali i due emisferi sono simmetrici.

Un secondo punto riguarda il flusso sanguigno nell'amigdala, centro delle reazioni emotive connesso con altre parti del cervello.

La PET indica che le connessioni tra amigdala, sistema limbico e corteccia frontale sono molto più vaste e attive nei gay e nelle donne eterosessuali: le connessioni riguardano soprattutto le regioni al centro dell'umore e dell'ansia. Negli uomini eterosessuali e nelle lesbiche, l'amigdala è soprattutto connessa con la corteccia sensoriale, quella motoria e lo striato, tutte strutture coinvolte in risposte di tipo motorio.


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In sostanza, secondo i ricercatori negli uomini eterosessuali e nelle lesbiche le connessioni dell'amigdala hanno meno a che fare con comportamenti emotivi e con reazioni depressive che sono molto più elevate nelle donne (tre volte di più) rispetto ai maschi.


Per la prima volta dopo i controversi studi di LeVay viene indicata una chiara differenza cerebrale tra cervelli di etero- e omosessuali: resta da chiarire se le differenze dipendono da fattori genetici o da una diversa esposizione agli ormoni sessuali maschili durante lo sviluppo intrauterino.
C'è poi da dire che il cervello è un organo molto plastico, e che la sua struttura e funzione possono modificarsi a seconda delle esperienze.
Le peculiarità individuate da Savie e Lindström potrebbero, almeno in parte, anche essere il prodotto di esperienze sessuali ed emotive di tipo omosessuale.




 
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