Tai Aguero la ricordano tutti: sfortunata giocatrice di origini cubane a cui mancò la mamma durante le Olimpiadi di Pechino ed ebbe problemi per rientrare nella sua isola.
Francesca Piccinini, fisico statuario e fluente chioma bionda, tra calendari e interviste tv la conoscono in tanti, e in tanti dicono che è la più bella nel suo ambiente.
Non c'è poi appassionato che abbia dimenticato la zazzera in diagonale di Andrea Lucchetta, così come tutta la mitica Nazionale anni '90 di cui ha fatto parte: da Andrea Zorzi a Fabio Vullo a Luca Cantagalli, tre mondiali, quattro europei e un'infinità di altri premi guadagnati.
Per tutti questi campioni, la stessa disciplina: la pallavolo.
Il professor Antonio Lombardo, presidente del corso di laurea in Scienze motorie dell'Università di Tor Vergata a Roma spiega:
«Uno degli sport più completi, in cui tutto il corpo partecipa al movimento: aiuta a sviluppare coordinazione motoria e prontezza di riflessi. E poi è uno sport di squadra che ai bambini trasmette messaggi come l'autocontrollo e l'organizzazione, importanti per sviluppare una cultura sportiva: altrimenti in Italia si diventa tifosi e non sportivi».
Nonostante questi lati positivi, alla Federazione italiana pallavolo, fino a qualche anno fa, coglievano un problema nell'avviare i più piccoli a battute e schiacciate: troppo alta la rete, troppo pesanti i palloni.
Fino a quando si sono rivolti all'Università di Tor Vergata: una equipe di due docenti di biomeccanica, due dottorandi e due ricercatori, capitanati dal professor Lombardo e da Carmelo Pittera, storico allenatore della nazionale di pallavolo, ha messo a punto un kit, « un percorso fatto in modo che palla e rete crescano con il bambino».
Il Volley Kit della KinderPartner fondamentale dello studio è stato il progetto Kinder+sport di Ferrero, sviluppato dalla celebre azienda per promuovere l'attività sportiva e già impegnato su vari fronti: dalla fornitura ufficiale del Coni e della Nazionale olimpica italiana, all'attività di top sponsor delle nazionali di volley e beachvolley, alle tante attività in altri paesi come quella al fianco della Federazione atletica leggera spagnola.
Dallo studio è nato due anni fa il kit Kinder 1,2,3 minivolley, sviluppato con Molten e AGS, da donare gratis alle scuole che ne fanno richiesta al sito della Kinder: colorati palloni ''soft touch" di peso diverso (70, 140 e 210 grammi) leggeri per facilitare il gioco ai bambini delle elementari; reti, pali ed elastici per creare campi da gioco e fare esercizi di attività motoria in genere, guida e dvd esplicativi.
Il tutto, garantisce il professor Lombardo, « anti-urto, studiato perché i bambini non-si facciano male, da montare al massimo in due minuti».
E questo kit arriva dopo che, già nel 2004, era stato messo a punto il kit 1,2,3 volley, destinato ai ragazzi più grandicelli, delle scuole medie: anche per loro reti da gioco, palloni, cesti porta-palloni e pettorine.
Per abituarli al movimento e scongiurare il pericolo di una vita sedentaria.
Dalla Ferrero dichiarano soddisfatti:
«Sponsorizziamo la pallavolo dal 2002 perché è uno sport di squadra per tutte le età e per tutti, che non prevede contatto fisico: così, qui, la violenza lascia il posto a un sano spirito di squadra».
Sono già stati distribuiti oltre 17 mila kit, di cui 10.500 per i bambini delle elementari: circa 5-6mila gli insegnanti coinvolti nel progetto, un milione 700 mila i ragazzi che, dal 2004 a oggi, hanno partecipato ad attività scolastiche di volley e minivolley.
Con risultati tangibili: «La crescita di adesione alla pallavolo tra i bambini è stata esorbitante». Nel 2004 i tesserati alla Fipav erano 294 mila: 17 mila kit dopo, i pallavolisti sono quasi 320 mila.
