Serate Kyliàn
Balletto del Teatro Nazionale di Praga
Orgia di danza travolgente, eccitata, in una vocazione aggressiva e visibilmente sospinta verso regioni estreme in scena il 15 dicembre a Modena (Teatro Comunale)
Una ondata di emozione dei sensi proseguita il 17 a Milano, Teatro Arcimboldi (lo stesso che ha ospitato il cast di Zelig... )
Oggetto di queste giornate di culto per i tersicomani le "Serate Kyliàn", con il Balletto del Teatro Nazionale di Praga, dirette da Jiri Kyliàn, praghese di nascita, ma prevalentemente inglese di formazione (tra l'altro, è stato allievo e interprete di John Cranko a Stoccarda)
Jiri Kyliàn, il genio della danza dello "spudorato candore", è divenuto direttore del famoso "Nederlands Dans Theatre", a soli 27 anni, nel 1975.
Rigoroso e composto, formalmente al di là di ogni esplicita inquietudine dei corpo (che appare incastonato in una sorta di irreale, gelido equilibrio), Kyliàn, finalmente profeta in patria, crea, in pochi istanti, una malia misteriosa. Forse perversa.
O forse - chissà - è una sorta di eroe, un San Giorgio in eterna lotta col drago della tradizione. È lui, più di tutti, che sventola nel torneo della coreografia contemporanea, lo stendardo di nuovi significati, di idee aperte verso dimensioni "altre" e non soltanto verso le solite innovazioni "trendy", cariche di ripugnanti manierismi.
Articolo Originale di Vittoria Ottolenghi