Carla Fracci fa la regina, Franca Florio - Regina di Palermo

Dal 21 al 27 novembre, al Teatro Massimo di Palermo, Luciano Cannito ha presentato il suo nuovo balletto: ''Franca Florio, Regina di Palermo".

Che donna. Per molti fu la più bella del mondo, anche più affascinante (forse perché aristocratica, colta e intelligente) di Lina Cavalieri.

Figuriamoci se Cannito, coreografo tra i più vivaci e temerari della nuora generazione, se la lasciava sfuggire.

Con a Compagnia del Teatro Massimo si esibiscono alcune superstar: la seducente, sinuosa Rossella Brescia, già famosa presso il più argo pubblico, per le sue frequenti attività televisive.

C'era pure Carla Fracci, la nostra "Divina" sempreverde, nei panni della "Regina di Palermo" già anziana, triste, ridotta quasi in miseria, immersa soltanto nel ricordo della sua dorata giovinezza aristocratica e del suo matrimonio d'amore, nel 1893, con il borghese più fascinoso, ricco - e infedele - della Sicilia di allora: Ignazio Florio.

Sarà Giuseppe Picone, ballerino napoletano di fama internazionale, forse il più elegante nella gran fioritura italiana di ballerini "belli e bravi" ("kalói k'agathói", come dicevano i Greci), a evocare il bell'Ignazio.

Insomma: un grande omaggio danzante alla donna che è, probabilmente tuttora nell'immaginario collettivo, l'icona più seducente, inquieta e inquietante della storia di Sicilia, tra l'Ottocento e il Novecento.